Le
tettarelle destinate all'alimentazione dei neonati devono rispondere a precisi requisiti di sicurezza e qualità. Risulta infatti indispensabile che siano totalmente
atossiche per la salute del bambino e realizzate con materiali privi di sostanze nocive. Particolare attenzione deve inoltre essere posta alla
morbidezza della tetta, che consente una poppata naturale e confortevole senza affaticare le gengive dei più piccoli.
Ma non solo: è importante anche che la
tettarella garantisca un elevato standard di
resistenza e
durata nel tempo. Soggetta a continui lavaggi e sterilizzazioni, essa deve mantenersi integra ed efficace per lungo periodo. Tutte queste caratteristiche di eccellenza possono essere ritrovate solamente in
tettarelle di prima qualità, sottoposte a rigorosi controlli di sicurezza e prodotte da aziende specializzate. È il caso, ad esempio, della gamma di
tettarelle commercializzata da L'Arcobaleno, e-commerce di riferimento per la vendita di
prodotti per la nanna, prodotti per la prima pappa neonato e giocattoli online.
Oltre a garantire il rispetto di severi standard igienici e di sicurezza,
L'Arcobaleno seleziona esclusivamente marchi leader del settore, in grado di coniugare performance, comfort e durata.
Tettarella: quante tipologie ne esistono?
Per quanto riguarda il
materiale, le tettarelle possono essere realizzate in
lattice o in
silicone. Il
lattice è una gomma naturale estratta dalla corteccia di alcuni alberi, che rende le tettarelle resistenti, morbide ed elastiche. Il
silicone è invece un materiale morbido ed elastico che non assorbe acqua, odori o sapori mantenendo inalterata la propria forma.
In base alla
forma, le tettarelle possono risultare
rotonde oppure
anatomiche. Le tettarelle
rotonde sono disponibili in tre varianti a seconda del
flusso: a tre posizioni, con
flusso lento ideale per i primi giorni di vita del neonato, o per
pappe e liquidi densi con
flusso maggiore. La tettarella
anatomica simula la forma del capezzolo materno adattandosi perfettamente al palato.
Esistono inoltre tettarelle con
flusso variabile che, ruotando il
biberon e posizionando apposite tacche, permettono di regolare il
flusso a seconda delle esigenze del bambino. Questo
tipo di tettarella risulta molto utile quando non è chiaro quale
flusso preferisca il neonato. Infatti, se il bimbo è teso o sputa il latte durante la poppata potrebbe necessitare di un
flusso più lento, mentre se si innervosisce e succhia avidamente potrebbe essere il caso di passare ad una tettarella con
flusso più intenso.
Tettarelle: cambio e manutenzione
Il cambio e la manutenzione della
tettarella rivestono un'importanza cruciale.
Ogni quanto cambiare la tettarella? Secondo le norme igieniche, essa deve essere sostituita con frequenza, circa ogni 2-3 mesi, controllandone però costantemente l'integrità dopo ogni utilizzo. Se presenta tagli o lacerazioni dovrà essere immediatamente cambiata in quanto ciò potrebbe comprometterne il corretto
flusso durante la poppata.
È inoltre opportuno cambiare la
tettarella in relazione all'età del bambino e alle sue mutate esigenze. Fino al primo mese sarà necessaria una
tettarella a
flusso lento, per poi passare progressivamente a
flussi medi o veloci man mano che il piccolo cresce. Anche fattori come la comparsa dei primi dentini possono determinare un cambio anticipato, dal momento che il bambino tenderà a mordicchiare la
tettarella.
Un altro aspetto importante è quello dell'igiene. Poiché la
tettarella entra ripetutamente in contatto con la bocca del neonato, è
fondamentale sterilizzarla accuratamente dopo ogni utilizzo per evitare il proliferare di batteri. Mentre le
tettarelle in silicone, resistenti, non assorbono odori e si mantengono inalterate anche dopo molteplici sterilizzazioni, quelle in lattice richiedono una pulizia più accurata data la loro porosità. Il corretto cambio e la manutenzione della
tettarella sono fattori essenziali per garantire l'igiene e la sicurezza del bambino durante l'allattamento con lo
scaldabiberon.
Tettarella pappa: ecco come scegliere quella giusta
La scelta della
tettarella pappa rappresenta un momento importante per l'alimentazione del bambino nella
fase dello svezzamento. Sono molti i fattori da ponderare attentamente al fine di individuare il modello più indicato per le
specifiche esigenze del piccolo in questa
delicata fase di crescita. Appare dunque
fondamentale valutare tutti gli aspetti coinvolti per garantire il benessere del neonato e un progressivo e naturale passaggio verso l'alimentazione
solida.
La
tettarella ideale non è sempre quella più diffusa o economica, ma va ricercata tra le
diverse alternative disponibili in base alle
caratteristiche individuali del bimbo ed alla propria esperienza
genitoriale. Una
scelta oculata, informata da parametri quali l'età del piccolo, le sue
preferenze ed
abitudini, consentirà di supportare al meglio lo
sviluppo ed il
completo sviluppo delle
capacità alimentari del neonato.
Ecco 10 fattori da considerare per scegliere la tettarella pappa più adatta:
- L'età del bambino: fino ai 6 mesi sarà necessaria una tettarella a flusso medio-lento, in quanto i neonati in questa fascia d'età hanno bisogno di poppate più prolungate e regolari nel tempo per soddisfare le loro esigenze nutrizionali. Dopo i 6 mesi invece, una tettarella a flusso medio-veloce risulta più indicata, in quanto i bambini di questa età cominciano ad assumere pappe e alimenti più densi e consistenti che richiedono un apporto di cibo più rapido.
- Lo stadio dello svezzamento: optando per una tettarella con fori di dimensioni più ampie si facilita l'assunzione di pappe ancora morbide e puree, mentre una tettarella con fori più stretti e definiti permette di cimentarsi con consistenze via via più solide, come pezzetti di carne o verdura.
- La manualità del bambino: per i piccoli che faticano ancora a gestire autonomamente il cibo, una tettarella con flusso regolabile risulta funzionale in quanto dosa gradualmente il pasto.
- La preferenza del bambino: osservando con attenzione comportamenti e segnali come l'agitazione, i vagiti o lo sputare il cibo, si può capire se il piccolo gradisce una deglutizione più lenta o più veloce, optando quindi per un flusso rispettivamente più lento o più veloce.
- Il materiale: le tettarelle in silicone garantiscono una migliore igiene in quanto non assorbono odori né liquidi, a differenza di quelle in lattice che vanno sostituite con maggiore frequenza proprio per la loro porosità.
- La forma: una tettarella anatomica riproduce in modo più naturale il capezzolo durante la suzione, ma richiede una coordinazione muscolare più sviluppata rispetto ad una tettarella rotonda.
- La resistenza: optando per un modello durevole nel tempo, la corretta alimentazione risulta garantita anche in una fase più avanzata dello svezzamento, quando i denti cominciano a crescere.
- La compatibilità con il biberon: assicurarsi che tettarella e bottiglia siano compatibili evita fastidiosi sgocciolamenti durante la nutrizione.
- L'igienicità: una tettarella di semplice pulizia e da sterilizzare agevolmente tutela la salute orale ed intestinale del bambino.
- Il prezzo: un costo superiore va valutato in base ai vantaggi che la tettarella può offrire in termini di comfort, sicurezza e benessere del piccolo.